Il fascino inquietante dei biglietti da visita di American Psycho: come creare un impatto memorabile

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Se sei un fan del libro “American Psycho” di Bret Easton Ellis o del film adattamento diretto da Mary Harron, saprai quanto i biglietti da visita siano un elemento iconico della trama. Nel mondo ossessivamente competitivo degli anni ’80 rappresentato nel romanzo e nel film, i biglietti da visita avevano un ruolo fondamentale nel definire il successo e l’identità di un personaggio.

Patrick Bateman, il protagonista dell’opera, è un giovane e ambizioso banchiere d’investimento che si immerge in una spirale di ossessione per l’immagine, il consumismo e la violenza. Uno dei suoi tratti più distintivi è il suo livello di perfezione maniacale anche nei dettagli più insignificanti, inclusi i suoi biglietti da visita.

Nei momenti in cui Bateman incontra colleghi, amici o potenziali clienti, lo scambio dei biglietti da visita diventa un elemento di competizione e di giudizio sociale. Il film mostra degli estremi nella scenografia di questi biglietti, con texture uniche, colori vivaci e persino l’uso di materiali insoliti come il metallo.

Grazie alla trama del libro e alle scelte di regia del film, i biglietti da visita di “American Psycho” sono diventati un’immagine iconica della cultura pop, simbolo di un consumismo ossessivo e di una ricerca compulsiva di perfezione.

In conclusione, i biglietti da visita sono diventati un elemento distintivo e riconoscibile in “American Psycho”, contribuendo a creare un mondo estremamente competitivo e ossessionato dall’immagine. Sono diventati un simbolo di status sociale e di ossessione per la perfezione.

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