Divorziati e la comunione: tutto ciò che devi sapere sulle regole della Chiesa

i divorziati possono fare la comunione

Sì, i divorziati possono fare la comunione. Questo è un argomento che spesso crea confusione all’interno della comunità cristiana. Molti credenti divorziati si sono trovati ad affrontare la domanda sulla loro eleggibilità a ricevere il sacramento della comunione.

È importante sottolineare che la Chiesa cattolica ha una posizione chiara su questo argomento. La Chiesa insegna che la comunione è aperta a tutti i battezzati, compresi i divorziati. Tuttavia, ci sono alcune condizioni che devono essere soddisfatte.

In primo luogo, la persona divorziata deve aver ottenuto una dichiarazione di nullità del matrimonio dalla Chiesa. Questo significa che il matrimonio precedente viene considerato nullo, ovvero non ha mai avuto valore sacramentale. Solo dopo aver ricevuto questa dichiarazione, un divorziato può fare richiesta di fare la comunione.

È importante notare che l’obiettivo della Chiesa è di promuovere la riconciliazione e la guarigione per tutte le persone, compresi i divorziati. La comunione è vista come un momento di intima unione con Dio e la comunità dei credenti.

In conclusione, i divorziati possono fare la comunione, ma solo dopo aver soddisfatto le condizioni stabilite dalla Chiesa. È importante per la persona divorziata cercare la guida e il supporto di un sacerdote per comprendere appieno la posizione della Chiesa e avviare il percorso di riconciliazione e guarigione spirituale. La comunione è un momento sacro e significativo nella vita di un credente, ed è essenziale che venga vissuto con piena comprensione e rispetto delle normative ecclesiastiche.

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